mercoledì 7 marzo 2018

FRANCESCO NEI LUOGHI DI PADRE PIO



Pietrelcina e San Giovanni Rotondo. La visita di Papa Francesco ai luoghi dove nacque e visse il Santo Frate rappresenta un invito alla preghiera e al tempo stesso il riconoscimento del ruolo svolto dall’umile sacerdote di mediatore tra il Cristo Risorto e l’umanità del nostro tempo, logorata dall’odio, dalle guerre, dominata da satana, il genio del male.
Tutto è pronto dunque per accogliere il Pontefice il 17 marzo.
Tra gli uomini maggiormente impegnati nella complessa fase di realizzazione e di messa a punto del programma della visita del Pontefice, Stefano Campanella, direttore di Tele radio Padre Pio e Giulio Siena, responsabile della comunicazione della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza.

Campanella, dunque il sogno di ospitare il Santo Padre nei luoghi di San Pio si è avverato.

“Un evento importante in un anno importante: ricorrono cento anni dalla stigmatizzazione permanente e cinquant’anni dalla morte del Frate. La visita completa quell’attestazione di stima nei confronti di Padre Pio da parte di Francesco che nel 2016 lo volle in San Pietro insieme a San Leopoldo Mandic per proporlo come modello per i missionari della misericordia e, più in generale, per tutti coloro che svolgono il loro ministero sacerdotale prevalentemente nel confessionale. E’ importante sottolineare che mentre per San Giovanni Rotondo è la terza visita dei Papi ( Giovanni Paolo II e Benedetto sedicesimo) per Pietrelcina è la prima volta che un Papa visita i luoghi della nascita, dell’infanzia, dell’inizio della vocazione e del ministero sacerdotale di Padre Pio.”

In che modo questa visita e tutte le iniziative in programma per l’anno in corso riusciranno davvero a far conoscere il pensiero di Padre Pio, la sua personalità, il senso del suo essere cristiano fino in fondo? 

“Ce lo auguriamo tutti. I frati stanno pensando a varie iniziative prettamente di carattere spirituale, iniziative di studio della figura e della spiritualità di Padre Pio: nulla di attraente dal punto di vista mediatico. Probabilmente verranno qui studiosi, teologi che approfondiranno anche gli aspetti forse meno conosciuti della personalità di San Pio. 
Stiamo tentando di uscire da quel cliché di Padre Pio che cattura l’attenzione del media per far conoscere le basi e la natura della sua spiritualità in maniera da indurre il passaggio, per così dire, da una devozione di carattere superficiale ad una devozione che ponga il Santo di Pietrelcina come modello non solo per i sacerdoti e per la chiesa, per tutti i cristiani. Non dimentichiamo che il Padre si rivolgeva a Cristo dicendo che lo amava: amare Cristo e poi non essere nella vita concreta coerenti con questo amore, soprattutto quando questa coerenza ha un prezzo, non ha senso. Pare Pio è stato anzitutto coerente con la sua fede ed è giunto al punto di unire la sua sofferenza a quella di Gesù per la conversione dei peccatori.”    


    

Nessun commento:

Posta un commento