domenica 3 settembre 2017

APPENNINO LUCANO, CAMBIA IL PRESIDENTE?



L'Appennino lucano verso il cambio della guardia. Per Domenico Totaro, primo presidente del Parco dopo un lungo periodo di commissariamento, non ci sarebbe un secondo incarico ma la sostituzione. Condizionale quanto mai necessario, trattandosi di scelte influenzate da valutazioni di vario genere e dallo stato dei rapporti personali e politici, oltretutto in un vasto ambito rappresentato dal rinnovo della carica di presidente in diversi parchi nazionali. 
Per l'Appennino lucano ambienti ministeriali danno per certa l'investitura di Vincenzo Taddei, già parlamentare azzurro e oggi in Alternativa Popolare, che raccoglie il consenso del sen. Guido Viceconte, uomo di parchi, per così dire, che ha all'attivo una presenza nella lunga vicenda del Pollino, area protetta tra le più rilevanti non solo del Sud.
L'Appennino ha un valore bene al di lá della semplice definizione di Parco nazionale giacchè è contiguo ai giacimenti di petrolio tra i più importanti in Europa, almeno in terra ferma. Peraltro diversi pozzi sono ubicati all'interno del suo stesso perimetro in una situazione non proprio facile da gestire. Anzi decisamente problematica che richiede una larga esperienza e una reale capacitá di avviare continue relazioni con Eni e governo per tenere al riparo il territorio e gli abitanti da possibili ricadute negative o conseguenze di diversa natura. 
Occorre in definitiva una piena attitudine a governare sviluppi imprevedibili ed eventi che potrebbero insorgere, come dimostrano le vicende degli ultimi mesi, di portata davvero straordinaria per non dire allarmante. 
Sicchè l'immagine di un Parco sentinella calza perfettamente a patto e condizione che l'investitura del nuovo Presidente risponda in pieno a questa esigenza tutt'altro che secondaria. 
L'esperienza del Pollino, vissuta da Guido Viceconte in prima persona anche accanto a Bruno Agricola, all'epoca direttore generale del Ministero dell'Ambiente, dovrebbe servire a dimostrare l'importanza della posta in gioco:  se l'incarico conferito al presidente del Consiglio di amministrazione di una banca ha il suo peso e la sua delicatezza, a maggior ragione il rinnovo della Presidenza dell'Appennino costituisce uno snodo importante della politica locale e nazionale, cosa diversa dal mero esercizio del potere di proposta. Oltretutto se la politica ha le sue logiche, questo è il momento di porre in essere strategie adeguate e condizioni di scelta razionali e condivisibili in tutti i sensi. 

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