sabato 18 marzo 2017

DE VINCENTI: QUELLO CHE IMPORTA È RISPONDERE AI BISOGNI DEL PAESE


                               
Il Ministro De Vincenti e il Governatore Pittella (foto R.De Rosa)


Il rapporto Governo - Basilicata è oggi uno dei temi prioritari per invertire la rotta della crescita economica di questa terra e fare in modo da recuperare una vera  identitá nazionale. Perchè una identitá nazionale? Perchè sin dagli anni Sessanta e Settanta il ritmo di crescita, e tutti i principali indicatori legati allo sviluppo di una intera comunitá, sembravano davvero remare contro e compromettere anche quella briciola di notorietá guadagnata a stento nel paese. Quasi a confermare una marginalitá non solo innata, quanto strutturale e addirittura insuperabile che condannava i lucani a bussare con il cappello in mano alle porte del governo, e a ritornare a casa non di rado a mani vuote per i giochi perversi dei colossi della chimica e di chi reggeva le sorti del nucleare, per fare un esempio. Tra i tanti insuccessi la reindustrializzazione della Val Basento degli anni Ottanta fu un clamoroso bluff. Ed è questo soltanto uno degli esempi più vistosi del modo di soccombere rispetto a strategie e calcoli di vasta portata.
Oggi, la  seconda visita del Ministro per il Mezzogiorno Claudio De Vincenti alla Basilicata indica un clima diverso. Non intendo enfatizzare i risultati dell'azione svolta da Pittella e dalla maggioranza che guida il governo regionale, ma il semplice fatto di indurre il Governo a sedere allo stesso tavolo dei lucani e a discutere di cose concrete mi sembra oggettivamente un risultato da non sottovalutare, che fa a pugni con certo disfattismo nullista e certa capacitá di demolire qualunque obiettivo si sia raggiunto. 
Se i numeri non sono chiacchiere da bar, o da pasticceria, bisognerá convenire che i finanziamenti annunciati da De Vincenti e scadenzati nella loro erogazione hanno un significato. Il Ministro ha detto a chiare lettere, in una intervista ripresa non solo dalla Rai ma anche dall'Agenzia Ansa, che sono in corso di stanziamento alcune centinaia di milioni di euro per far partire la Basilicata, non verso mete sconosciute e misteriose, ma verso obiettivi ben definiti: ambiente, infrastrutture, attivitá legate anche a Matera 2019. Ecco, Matera 2019 è un indicatore del massimo rilievo che Palazzo Chigi non dimentica e non può ignorare, stando così le cose. 
Certo, non è consentito a nessuno adagiarsi sugli allori di un facile risultato. Ma è consentito, invece, a chi ha le mani in pasta di proseguire in un'azione vigile e attenta per la verifica degli obiettivi, uno per uno. Senza trascurare nulla, e meno che mai considerare fisiologica anche la partenza di un solo giovane verso altri lidi, in cerca di lavoro.
Il terreno perduto nei decenni, a partire dal dopoguerra, non si conquista in un solo istante. Non vi è dubbio.
Fa bene ad ogni modo chi non si stanca di fare il cane da guardia o la sentinella. Fa bene Marcello Pittella a correre a Roma di tanto in tanto per avere garanzie e rassicurazioni dai vari ministeri. Se altri avessero adottato lo stesso metodo, da anni e anni, forse oggi saremmo a ben altri livelli. 
Il tema della identitá in campo nazionale non compete e non attiene tuttavia solo alla sfera operativa della politica e ai livelli istituzionali. Riguarda da vicino la gente, i giovani, le popolazioni della vecchia e nuova Basilicata che deve dialogare con il Governo facendo valere ciò che esiste e ciò di cui ha bisogno. Sicchè in questa ottica le divisioni, le spaccature non pagano: servono soltanto a indebolire un apparato che ha bisogno di una forte unitá per scendere in campo aperto e farsi valere, sotto tutti i punti di vista. Affrontando ogni tipo di difficoltá senza arretrare di un millimetro.

    

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