sabato 25 febbraio 2017

AMBIENTE, LA SFIDA DELLE TANTE EMERGENZE



Dal rapporto alla Procura di Matera sul nucleare in Trisaia, redatto negli anni Ottanta da una commissione di esperti presieduta dal capitano dei carabinieri, Zaccaria, ad oggi la Basilicata è stata teatro di mille vicende che non di rado hanno reso problematico il cammino di questa regione del Mezzogiorno, ricchissima di risorse e degna di essere valorizzata al massimo attivando tutti i possibili meccanismi di salvaguardia.
Indiscutibilmente la situazione del momento presenta tante criticità, ma fa registrare al tempo stesso una forte crescita di attenzione sui temi della difesa dell'ambiente, soprattutto in relazione al petrolio e non solo. 
Quando mai, nei decenni scorsi, l'Arpab aveva lavorato costantemente d'intesa con Ispra e tante altre realtá per avere un quadro chiaro delle situazioni di rischio? E quando mai le dotazioni, i mezzi, il rilievo politico di questa importante struttura avevano alimentato un dibattito consapevole tra i cittadini, le organizzazioni ambientaliste, le stesse forze politiche e le istituzioni? 
Tutti temi sui quali si sofferma in una intervista esclusiva al blog La Collina dei Ciliegi il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dopo la vicenda degli ultimi giorni che ha visto colorarsi di una marrone carico le acque della diga del Pertusillo, con inevitabili sospetti che si trattasse di inquinamento da idrocarburi. Sospetti a quanto pare ampiamente fugati per il momento.

Presidente Pittella, si è tenuta una riunione dedicata espressamente alla ricerca di idrocarburi nell'invaso del Pertusillo, sul fiume Agri, nel cuore del Parco nazionale dell'Appennino lucano che presenta paesaggi mozzafiato. Con quale esito?

"Il vertice ha fatto il punto sugli esami di laboratorio finora condotti ormai da tempo sia nell'invaso, sia in una laghetto attiguo e posso dire che non c'è traccia di idrocarburi nelle acque, almeno fino a questo momento.
Naturalmente per dare tranquillitá ai cittadini, che legittimamente attendono risposte, c'è bisogno di proseguire gli accertamenti in maniera meticolosa, andare in profonditá, valutare dal punto di vista fisico chimico la natura delle alghe, alle quali viene addebitata la colorazione marrone che si è verificata nel Pertusillo. Un fenomeno ascrivibile appunto al degrado delle alghe, provocato dai cambiamenti climatici, secondo quanto dicono gli esperti."

Un fenomeno per giunta che si ripete da anni, sempre alle porte della stagione estiva.

"Un fenomeno non certamente nuovo, che  investe non solo la Basilicata e il Pertusillo, ma anche altri invasi in paesi esteri. Un fenomeno che non può essere trascurato e che intendiamo conoscere in tutte le sue manifestazioni, ripeto, anche perchè raccogliere dati scientificamente rilevanti ci dá maggiore tranquillitá."

Questa particolare attenzione ai temi dell'ambiente rappresenta oggi una carta d'identitá per la Basilicata in cerca di uno sviluppo affidato alle sue peculiarità, al bene natura. Quindi uno sviluppo non occasionale o momentaneo.

"La Basilicata va tutelata e rilanciata per le sue risorse, la sua storia, per il suo passato e il presente. Saremo per questo inflessibili e determinati, senza fare sconti a nessuno, ma chiedendo il massimo alle varie realtá che in questi giorni sono presenti sul versante dell'accertamento delle condizioni oggettive dei fenomeni che si registrano. Mi riferisco ad Arpab, all'Ispra, alle strutture di livello locale e nazionale, oltre che alle nostre dotazioni specifiche. L'obiettivo è chiarire fino in fondo e senza equivoci quanto accade, dando il massimo delle garanzie ai cittadini e all'opinione pubblica, al di lá di qualunque possibile o ipotetica strumentalizzazione."


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