sabato 28 gennaio 2017

IL VALORE INSOSTITUIBILE DEL CONSENSO



Da Matera, capitale della cultura, parte un messaggio. Le imprese, gli istituti di credito sono un meccanismo decisamente importante nella societá di oggi proprio perchè soggetti al consenso, anzitutto dell'opinione pubblica.
Guadagnare il consenso, dunque: un vero e proprio traguardo. Per tutti, singoli individui, societá, imprese, enti pubblici e privati. Un concetto sul quale si è soffermato il Presidente della Basilicata, Marcello Pittella, intervendo a Matera al convegno "Diamo credito alle imprese" organizzato da Confindustria.
Il tema del consenso è, a ben riflettere, il motore della democrazia. Il punto di forza del progetto di sviluppo che il Mezzogiorno, in particolare, e il Paese nel suo complesso debbono avere ben chiaro, al di lá di qualunque calcolo ragionieristico e di qualunque operazione burocratica ad ampio o a piccolo raggio, non importa.
Pittella interviene poi sul raffronto con la politica che "si sottopone ad un giudizio vero" ha sottolineato riferendosi al fatto che non si tratta di automatismi. Le imprese hanno bisogno della condivisione. Non c'è nel Paese un'azienda per quanto piccola che possa, infatti, marciare su un binario tutto suo, estraneo al divenire della societá, alla costruzione di un consenso non occasionale, ma duraturo.
Nasce dunque una nuova cultura d'impresa, ha osservato il Presidente della Regione auspicando tra l'altro, la possibilitá di condividere le scelte della Basilicata da parte del Mezzogiorno e non di una sola area geografica. Di una sola realtá. 
Non a caso "il valore aggiunto dell'Europa è il Mediterraneo. La Basilicata sta provando a quintuplicare questa crescita. Serve lavoro e fatica da parte nostra e maggiore coesione da parte di tutti."
Una giornata importante, dunque. Per Matera e la Basilicata, ma non solo.
L'asse portante della proposta si sposta tutto sul versante della politica, della progettualitá. Di un modo nuovo e diverso di fare impresa, come del resto sottolinea da tempo l'amministratore unico di Sviluppo Basilicata, Giampiero Maruggi che ha il merito di aver dato slancio a una struttura, considerata fino a ieri un anello della burocrazia. Un pezzo, forse finanche inutile, di una macchina obsoleta e inefficiente.
Un convegno, quello di Matera, che indica non solo nuove strategie industriali ma in grado di rappresentare uno spartiacque per quanto riguarda il modo di fare impresa. 
Appare, a questo punto, legittimo chiedersi: quale sarebbe stato il destino di questa terra del Mezzogiorno se, in un passato non lontanissimo, avesse prevalso un modo di intendere la crescita del tutto diverso dalla logica delle cattedrali nel deserto: Liquichimica, Val Basento, e altri rottami per fare soltanto degli esempi. Esempi pesanti quanto un macigno.

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